Cosa c’è davvero nell’aria che respiriamo ogni giorno? Scopri come la qualità dell’aria influisce sulla nostra salute

L’aria è una miscela invisibile ma fondamentale di gas e particelle che permette la vita sul nostro pianeta. Ogni respiro ci mette in contatto con una realtà chimica molto complessa, dove i principali elementi sono presenti in proporzioni quasi costanti, ma le sostanze inquinanti e le particelle sospese possono variare in modo significativo da luogo a luogo e da momento a momento. Capire cosa soggiorna nell’aria che respiriamo ogni giorno e come questi ingredienti invisibili influenzano la nostra salute è di grande importanza per la qualità della vita e per la prevenzione di numerose patologie.

Composizione dell’aria: tra costanza e variabilità

La composizione dell’aria è dominata da due componenti principali: l’azoto e l’ossigeno. L’azoto rappresenta circa il 78% del volume dell’atmosfera ed è un gas inerte, cioè non partecipa alle reazioni vitali nell’organismo umano. L’ossigeno, che costituisce poco meno del 21% dell’aria, è invece fondamentale per la respirazione e i processi metabolici di tutti gli esseri viventi. I restanti gas sono presenti in quantità molto più piccole: argon circa 0,93%, anidride carbonica intorno allo 0,03-0,04%, oltre a vapore acqueo, ozono e tracce di altri gas nobili e composti chimici.

Tuttavia, la “purezza” dell’aria viene influenzata significativamente da sostanze presenti in tracce variabili: polveri sottili, pollini, particolato organico e inquinanti prodotti sia da processi naturali sia da attività umane (traffico, industria, riscaldamento, agricoltura). In molte città dell’emisfero boreale, la concentrazione di questi agenti inquinanti può salire notevolmente nei mesi invernali o in presenza di scarsa ventilazione, modificando la qualità dell’aria e il benessere della popolazione.

Principali inquinanti atmosferici e loro origini

Oltre ai gas naturalmente presenti in atmosfera, esistono una serie di inquinanti che pongono rischi diretti alla salute umana e agli ecosistemi. Tra i più rilevanti troviamo:

  • Particolato fine (PM10 e PM2,5): sono minuscole particelle solide o liquide sospese nell’aria. Quelle inferiori a 10 micrometri (PM10) o addirittura a 2,5 micrometri (PM2,5) penetrano facilmente nelle vie respiratorie fino agli alveoli polmonari.
  • Biossido di azoto (NO2): derivante soprattutto dalla combustione di carburanti nei motori dei veicoli e dagli impianti industriali.
  • Ozono troposferico (O3): prodotto da reazioni chimiche tra altre sostanze inquinanti sotto l’azione dei raggi solari; irrita le vie respiratorie soprattutto durante l’estate.
  • Anidride solforosa (SO2): prodotta dalla combustione di carbone e petrolio, può favorire le piogge acide.
  • Monossido di carbonio (CO): gas molto tossico emesso principalmente dai motori a combustione incompleta.
  • Composti organici volatili (VOC): sorgenti diffuse includono solventi, vernici, detergenti e carburanti.

Questi agenti possono combinarsi tra loro e con il vapore acqueo, formando anche nuovi composti dannosi, tra cui le polveri sottili, capaci di trasportare al loro interno metalli pesanti, idrocarburi policiclici aromatici e allergeni.

Effetti degli inquinanti sulla salute umana

La qualità dell’aria rappresenta un fattore determinante per la salute pubblica. Studi scientifici dimostrano come l’esposizione agli inquinanti atmosferici causi una gamma vasta di effetti avversi, spesso sottovalutati. Le principali conseguenze documentate includono:

  • Malattie respiratorie: asma, bronchite cronica, infezioni delle vie aeree, peggioramento dei sintomi nei soggetti con patologie pregresse. I bambini e gli anziani sono soggetti più vulnerabili.
  • Malattie cardiovascolari: incremento del rischio di infarto, ictus, ipertensione e aritmie dovute al trasporto di particelle ultrafini fino al sistema circolatorio.
  • Cancro: diversi inquinanti, soprattutto il particolato fine e alcuni VOC, sono classificati come cancerogeni certi o probabili.
  • Effetti sul sistema nervoso: recenti ricerche suggeriscono un possibile collegamento tra l’esposizione prolungata a inquinanti e disturbi cognitivi, demenza, alterazioni dello sviluppo cerebrale nei bambini.
  • Effetti sistemici: infiammazione cronica, stress ossidativo, aumento della suscettibilità alle infezioni.

L’impatto non è soltanto acuto (crisi respiratorie, aumenti di ospedalizzazione nei periodi di inquinamento intenso) ma anche cronico. Alcuni danni possono accumularsi nel tempo, rendendo difficile stabilire una soglia di sicurezza completamente esente da rischi.

Strategie di tutela e prevenzione

Ridurre l’esposizione agli inquinanti atmosferici è una priorità globale, affrontata sia attraverso politiche ambientali (limiti di emissione, introduzione di tecnologie più pulite, controllo delle fonti mobili e fisse), sia con comportamenti individuali. Alcune raccomandazioni utili per la popolazione includono:

  • Monitorare i bollettini sulla qualità dell’aria e ridurre l’attività fisica intensa all’aperto durante i giorni ad alto inquinamento.
  • Prediligere il trasporto pubblico, la mobilità sostenibile e limitare l’uso di motori a combustione interna.
  • Ventilare gli ambienti interni solo nelle ore meno inquinate e utilizzare depuratori d’aria dove necessario.
  • Promuovere la presenza del verde urbano, che contribuisce in parte all’assorbimento dei gas inquinanti e delle polveri sottili.

Agendo con responsabilità collettiva e individuale, è possibile ridurre significativamente i rischi associati all’aria che respiriamo e migliorare la salute delle comunità.

L’importanza di una maggiore consapevolezza

L’aria, nonostante la sua apparente invisibilità, è un bene comune prezioso e insostituibile. La consapevolezza degli elementi che la compongono, delle fonti di inquinamento e delle conseguenze dirette sulla salute deve diventare parte integrante della cultura ambientale di ogni cittadino. Comprendere la composizione dell’aria e il suo impatto sulla nostra vita quotidiana rappresenta il primo passo per agire in modo responsabile, adottare stili di vita meno impattanti e sostenere politiche di tutela e promozione dell’ambiente.

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