Ecco come disdire il tuo Telepass e cosa succede se lo fai dopo 30 giorni

Disdire un contratto Telepass è un’operazione che interessa moltissimi automobilisti e aziende che, per diverse ragioni, decidono di rinunciare al servizio di pagamento automatico del pedaggio. Nonostante le procedure possano sembrare complesse, con una conoscenza chiara dei passaggi da seguire e delle conseguenze amministrative, la disdetta può essere completata senza penali e con piena tutela dei propri diritti. Di seguito, vengono illustrate attentamente tutte le fasi della procedura e gli effetti della disdetta, soprattutto nel caso in cui venga effettuata dopo oltre trenta giorni dalla sottoscrizione del contratto.

Iter pratico per la disdetta del servizio

Per avviare la disdetta del Telepass, il primo passo consigliato consiste nel contattare il servizio clienti Telepass. Questo può essere fatto in vari modi:

  • telefonando al numero dedicato
  • utilizzando la piattaforma online della società
  • recandosi di persona in un Punto Blu autorizzato

Quando si contatta l’assistenza, è fondamentale avere a portata di mano il codice fiscale, i dati personali del titolare del contratto e il numero del contratto stesso per facilitare l’identificazione e velocizzare la procedura .

La richiesta può essere inviata anche tramite modulo, scaricabile dal sito Telepass in formato PDF o Word, da compilare in ogni sua parte, allegando una copia del documento d’identità. Una volta completata la richiesta, si procede alla restituzione del dispositivo Telepass. Questa restituzione può avvenire presso un Punto Blu oppure attraverso spedizione postale all’indirizzo indicato sul modulo di disdetta .

Dopo l’invio della richiesta e la consegna del dispositivo, l’utente riceve dalla società una conferma scritta della disdetta che è importante conservare. Nel periodo successivo, è consigliabile verificare l’assenza di ulteriori addebiti o la presenza di comunicazioni aggiuntive.

Tempistiche e adempimenti post-disdetta

Un aspetto spesso sottovalutato riguarda le tempistiche per la restituzione del dispositivo. Il regolamento Telepass impone la restituzione entro 20 giorni dalla comunicazione della disdetta. Superato questo termine, il rischio concreto è l’addebito di una penale oppure di costi accessori per la mancata riconsegna .

Sul piano legale, la normativa tutela l’utente che rispetta tutti i passaggi richiesti dalla procedura: una volta inviata la disdetta e riconsegnato il dispositivo, non vi sono ulteriori obblighi. È importante sottolineare che la società non può richiedere altre somme, salvo quelle eventualmente dovute per servizi già utilizzati e per la mancata restituzione del dispositivo se applicabile.

Nel caso in cui si scelga la modalità online, la procedura è semplice e personalizzata: tramite l’area clienti del sito ufficiale, alla sezione “disdetta”, si inseriscono i dati e si attende il ricontatto o una conferma automatica . Seguendo le indicazioni degli operatori o della piattaforma, si garantisce una chiusura corretta e documentabile del rapporto.

Cosa succede se la disdetta viene fatta dopo 30 giorni

Effettuare la disdetta oltre i 30 giorni dalla sottoscrizione del contratto non implica penalità particolari per l’utente, a patto che la procedura venga rispettata. Al contrario di quanto talvolta si crede, Telepass non applica penali per recesso anticipatovincoli di durata oltre il normale periodo di attivazione. L’unica eccezione riguarda la gestione dei servizi già fruiti e la necessità di restituire il dispositivo nei termini previsti .

Se si decide di disdire dopo il periodo di 30 giorni, vengono meno i diritti tipici del recesso cosiddetto “a distanza” e “senza obbligo di motivazione”, previsti per i contratti conclusi online. Tuttavia, il contratto Telepass ordinario consente il recesso in qualsiasi momento, con il solo obbligo di rispettare le modalità sopra descritte. Quindi:

  • non si applicano costi aggiuntivi per la disdetta
  • vige sempre l’obbligo della restituzione del dispositivo entro 20 giorni
  • eventuali importi trattenuti sono relativi solo a servizi già utilizzati e a eventuali dispositivi non riconsegnati

La parte più delicata rimane quella amministrativa: la mancata restituzione del Telepass entro il termine può portare all’addebito, sul mezzo di pagamento collegato, della somma prevista dal contratto per i casi di mancata riconsegna. In ogni caso, la società non potrà addebitare ulteriori mensilità oltre il periodo effettivo di utilizzo e il servizio verrà sospeso definitivamente .

Altre informazioni utili e differenze tra tipologie di Telepass

Esistono diversi tipi di abbonamento, ognuno con termini e condizioni leggermente differenti. Gli abbonati alla formula Pay Per Use, ad esempio, hanno una maggiore flessibilità: non esiste un costo fisso mensile ma viene addebitato un importo solo nei giorni di effettivo utilizzo. Tuttavia, resta obbligatorio completare la procedura di disdetta e provvedere alla riconsegna del dispositivo come per ogni contratto ordinario .

Per chi desidera conoscere a fondo il funzionamento del sistema di pagamento automatico dei pedaggi, Telepass rappresenta una soluzione tecnologica all’avanguardia che ha rivoluzionato il modo di attraversare i caselli autostradali italiani. L’intero sistema si basa su uno specifico dispositivo elettronico connesso agli archi di rilevamento presenti sulle autostrade della rete nazionale.

Quando si disdice, come per ogni servizio in abbonamento, è sempre consigliabile:

  • conservare copia della richiesta di disdetta inviata
  • documentare la restituzione del dispositivo, anche mediante ricevute di consegna o tracciamenti postali
  • verificare, nei mesi successivi, la chiusura di ogni addebito sul conto corrente o sulle carte di pagamento associate

Disdire il proprio Telepass, quindi, è un’operazione formalmente semplice che, se condotta correttamente, porta all’interruzione del servizio senza spese aggiuntive né penalità occulte, anche quando la richiesta viene effettuata oltre il periodo dei primi 30 giorni dalla sottoscrizione. L’importante è attenersi scrupolosamente alle modalità indicate per evitare possibili addebiti, soprattutto quelli dovuti alla mancata restituzione del dispositivo.

In caso di dubbi specifici, è sempre utile consultare il contratto sottoscritto o fare riferimento al servizio clienti, che resta a disposizione per chiarire ogni aspetto delle modalità di recesso, al fine di garantire trasparenza e sicurezza all’utente finale.

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