Cosa non si può fare in condominio? Le regole fondamentali che tutti dovrebbero conoscere

Nel contesto della vita condominiale, la convivenza armoniosa rappresenta una sfida quotidiana che richiede il rispetto di precise norme e buone pratiche. Il sistema di regole che disciplina il vivere insieme in un condominio trova fondamento sia nel Codice civile sia all’interno di uno specifico documento: il regolamento condominiale. Quest’ultimo, secondo l’articolo 1138 del Codice civile, è obbligatorio per tutte le strutture con più di dieci condòmini e viene concepito con lo scopo principale di definire comportamenti leciti e vietati, promuovendo il rispetto reciproco e la tutela delle parti comuni dell’edificio.

Le fondamenta della regolamentazione: la “costituzione” del condominio

Le regole condominiali variano in base allo specifico regolamento preparato dall’assemblea o dal costruttore e accettato dai proprietari al momento dell’acquisto. Vi sono, però, alcuni principi generali che accomunano praticamente tutti i regolamenti:

  • Rispetto delle parti comuni: ogni condomino può utilizzare scale, ascensore, androni, cortili e spazi condivisi, ma senza recare danno o limitarne la fruizione agli altri residenti .
  • Ripartizione delle spese: l’amministrazione deve essere trasparente e le spese vanno suddivise secondo criteri stabiliti dal regolamento o dalla legge.
  • Decoro dell’edificio: è vietato compiere atti che modifichino in modo arbitrario la facciata, le parti comuni o l’immagine globale del palazzo, senza l’approvazione dell’assemblea.
  • Regole sui rumori: sono previsti specifici orari di silenzio (solitamente 22-7 e 13-16), durante i quali non si possono compiere attività rumorose .
  • Divieto di modifiche strutturali non autorizzate: nessun condomino può apportare modifiche sulle parti comuni senza l’espresso consenso dell’assemblea condominiale.

Queste norme hanno valore vincolante per tutti i proprietari e inquilini, includendo anche coloro che prendono in locazione un’unità immobiliare all’interno del condominio.

Comportamenti vietati e sanzioni

L’elenco dei divieti più frequenti in ambito condominiale nasce dall’esigenza di tutelare serenità, sicurezza e decoro. I comportamenti che possono arrecare fastidio, danno o mettere in difficoltà gli altri condòmini sono generalmente proibiti. Tra i principali divieti si annoverano:

  • Rumori molesti: Suonare strumenti musicali, utilizzare elettrodomestici rumorosi o eseguire lavori di ristrutturazione fuori dagli orari consentiti rappresenta una delle principali fonti di conflitto .
  • Sporcare le parti comuni: Lasciare rifiuti, sporcizia, imbrattare muri o scale con scritte o scarpe sporche viola il principio di rispetto condiviso e può essere sanzionato.
  • Affissione non autorizzata di cartelli: Appendere annunci, cartelli o pubblicità senza l’approvazione dell’amministratore è generalmente vietato, soprattutto se può ledere la privacy o recare danno all’immagine del condominio .
  • Sbattere tappeti e svuotare briciole: Questa prassi, specie se avviene fuori dagli orari consentiti o direttamente sui balconi sottostanti, è oggetto di divieto esplicito in molti regolamenti.
  • Far gocciolare l’acqua dai vasi: Innaffiare piante senza prestare attenzione alle conseguenze per i vicini può essere motivo di lamentele.
  • Produzione di fumi o esalazioni: Accensione di barbecue sul balcone, emissioni di fumo o cattivi odori sono fortemente limitati e spesso proibiti nei regolamenti .
  • Uso improprio di garage e cantina: È vietato utilizzare questi spazi come officine rumorose o depositi per materiali pericolosi.
  • Prendere il sole nudi o in atteggiamenti sconci sui balconi: Anche questi comportamenti compromettono il decoro e la quiete condominiale.
  • Gettare oggetti dai balconi: La caduta intenzionale o accidentale di mozziconi di sigaretta, carta o altri oggetti costituisce una delle infrazioni più gravi e può portare a sanzioni amministrative e civili.

Le sanzioni in caso di violazioni possono variare: si va dal semplice richiamo scritto fino all’applicazione di una multa prevista dal regolamento. Nei casi più gravi, specie quando sono coinvolti aspetti di sicurezza o danni materiali, si può persino arrivare a denunce penali.

Animali domestici, privacy e gestione dei rifiuti

La presenza di animali domestici è un tema molto dibattuto. In linea generale, i regolamenti non possono più vietarne il possesso nei singoli appartamenti. Tuttavia, possono essere stabilite regole sul loro comportamento negli spazi comuni: è doveroso tenerli al guinzaglio, impedire che sporchino o disturbino i vicini.

Un altro aspetto importante riguarda la riservatezza e l’accesso agli appartamenti. È vietato entrare nelle proprietà altrui senza autorizzazione per ogni ragione, salvo casi di emergenza documentata o interventi deliberati dall’assemblea condominiale con il supporto dell’amministratore.

La gestione dei rifiuti è regolata in modo puntuale: i bidoni della spazzatura non possono essere lasciati nei pianerottoli o in altri spazi comuni, e vanno rispettati i calendari di raccolta differenziata. L’abbandono di ingombranti o scarti negli androni o nei cortili è sempre sanzionato. Similmente, lo smaltimento di materiali tossici, elettronici o speciali deve seguire le indicazioni comunali e mai avvenire nei cassonetti del condominio.

Modifiche, lavori e spazi comuni: limiti e autorizzazioni

Tutti gli interventi che comportino modifiche strutturali o estetiche alle parti comuni — dal cambiare il colore delle persiane all’installazione di antenne paraboliche, dal posizionamento di impianti di climatizzazione alla sostituzione di porte e finestre che affacciano su spazi condivisi — necessitano di approvazione preventiva dell’assemblea. In assenza di permesso, anche se eseguiti a proprie spese, tali interventi possono essere dichiarati abusivi e il condomino responsabile sarà obbligato al ripristino e potrebbe subire sanzioni.

L’uso degli spazi comuni va sempre concordato: non è consentito “occupare” aree del cortile, delle scale o del giardino con oggetti personali (bici, passeggini, vasi di grandi dimensioni o arredi), salvo che il regolamento lo preveda in modo esplicito e uguale per tutti.

La sicurezza rappresenta un altro elemento essenziale: chiunque installi impianti (impianti di videosorveglianza, allarmi, sistemi di illuminazione) deve seguire precise regole e ottenere autorizzazione, garantendo il rispetto della privacy di tutti i condòmini.

In sintesi, la parola d’ordine per vivere sereni in condominio è rispetto: rispettare le regole, gli spazi, il tempo e la tranquillità di ciascuno. Essere proattivi nel dialogo, informarsi su regolamenti e decisioni dell’assemblea e segnalare con rispetto eventuali problemi, contribuisce in modo determinante a creare un ambiente veramente condiviso e civile.

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