La vecchia moneta italiana da 100 lire del 1964 rappresenta uno degli esemplari più diffusi tra le lire italiane del dopoguerra. Protagonista della quotidianità per oltre tre decenni, questa moneta suscita ancora oggi interesse tra collezionisti e appassionati sia per motivi storici che per il fascino nostalgico che conserva. Analizzarne la rarità e il valore attuale permette di comprendere quanto possa essere interessante il mercato delle monete italiane di metà Novecento.
Caratteristiche della 100 lire del 1964
La 100 lire del 1964 è realizzata in acmonital (lega di ferro e cromo), pesa 8 grammi, presenta un diametro di 27,8 millimetri e un bordo rigato. Sul dritto della moneta appare il profilo di una donna con corona d’alloro, simbolo della Repubblica Italiana, insieme alla scritta “REPVBBLICA ITALIANA” e le firme del disegnatore e incisore, Giuseppe Romagnoli e Pietro Giampaoli. Il rovescio raffigura la dea Minerva in piedi accanto a un olivo, con la scritta “L.100” e la lettera “R” (mintmark della Zecca di Roma) a destra. La data è posizionata in basso.
Questa moneta è stata coniata in oltre 31 milioni di esemplari solo nel 1964. La sua ampia circolazione la rende facilmente reperibile rispetto ad altri anni di emissione delle 100 lire.
Valore attuale: tra mercato e collezionismo
Il valore di una 100 lire del 1964 dipende principalmente dallo stato di conservazione. Negli ambienti collezionistici, le valutazioni si distinguono tra monete in “circolate” e monete in condizioni “splendide” (SPL) o “fior di conio” (FDC). Le monete circolate, ovvero le più comuni, valgono generalmente pochi centesimi sul mercato internazionale, spesso inferiori a un euro. Nei cataloghi specializzati e sui portali di monete rare italiane, si sottolinea che le 100 lire dal 1964 al 1967 possono raggiungere un valore attorno ai 50 euro esclusivamente nei casi di esemplari in condizioni perfette (SPL/FDC), senza segni d’usura, graffi o ossidazioni.
In una situazione ordinaria, la maggior parte degli esemplari trovati in casa o tra le vecchie monete di famiglia sono generalmente classificate come circolate e quindi dal valore estremamente basso. Solo le monete conservate in modo impeccabile, insieme a quelle che presentano errori di conio particolari, possono attirare una quotazione più elevata presso collezionisti più esigenti.
Fattori che influenzano il valore
Il mercato numismatico valuta una serie di fattori per determinare la quotazione di una moneta come la 100 lire del 1964:
- Stato di conservazione: Una moneta “fior di conio” (ossia pari al nuovo, senza segni di circolazione) risulta molto più rara e ricercata.
- Tiratura: Con oltre 31 milioni di pezzi coniati, la 100 lire del 1964 è tutt’altro che rara; la rarità incide direttamente sulla quotazione.
- Errori di conio: Gli esemplari che presentano anomalie nel processo produttivo possono essere molto più quotati, a seconda della diffusione e della tipologia dell’errore.
- Domanda dei collezionisti: Seppur non rara, la 100 lire del 1964 gode di una costante richiesta da parte dei collezionisti principianti e di chi desidera completare una raccolta numismatica completa di tutte le annate.
La prima annata di conio delle 100 lire, quella del 1955, e le tirature successive con quantitativi inferiori sono nettamente più ricercate rispetto a quella del 1964, che invece occupa una fascia di mercato decisamente più ampia ma meno remunerativa.
Consigli pratici per chi possiede una 100 lire del 1964
Se hai ritrovato una vecchia 100 lire del 1964 e desideri conoscerne il valore effettivo, il primo passo è esaminarne lo stato fisico. Monete pulite, senza ossidazione né danni evidenti e con alto rilievo dei dettagli iconografici, possono essere valutate maggiormente rispetto a quelle consumate. In linea generale:
- Un esemplare in condizioni normali vale pochi centesimi di euro e raramente trova acquirenti disposti a pagarla di più.
- Un esemplare in stato “splendido” o “fior di conio” può essere scambiato tra 20 e 50 euro secondo la richiesta e la disponibilità dei collezionisti.
- Monete con difetti di conio rari possono raggiungere quotazioni ben superiori, variabili però in base all’autenticità e all’unicità dell’errore.
Suggeriamo di evitare la pulizia aggressiva della moneta, poiché l’asportazione della patina originale può compromettere ulteriormente la valutazione da parte di numismatici professionisti. Per una valutazione accurata, è consigliabile rivolgersi a un esperto di fiducia o a una casa d’aste specializzata, che potrà verificare anche eventuali errori di conio.
Il ruolo della 100 lire nella storia italiana e nel collezionismo
Pur non essendo tra le monete più rare del panorama italiano, la 100 lire del 1964 mantiene un valore affettivo e simbolico importante. È testimone di un’epoca di grande trasformazione sociale ed economica per l’Italia, presente nelle tasche e nei ricordi di milioni di cittadini fino all’avvento dell’euro nel 2002.
All’interno di una collezione numismatica, la 100 lire del 1964 è spesso considerata una “moneta di base”: rappresenta l’accesso ideale per chi vuole avvicinarsi all’hobby della numismatica senza investimenti eccessivi. Riuscire a trovare una moneta di questo tipo in condizioni perfette rimane comunque una piacevole sfida per il collezionista.
In conclusione, nonostante la quantità di esemplari prodotti e la conseguente bassa quotazione: una vecchia 100 lire del 1964 ha solitamente un valore modesto dal punto di vista economico, ma resta preziosa dal punto di vista storico e personale. Chi ritrova questa moneta può comunque apprezzarla come curiosità collezionistica o conservarla come ricordo di un’epoca ormai passata.